FIORE del deserto – luglio 2016

FIORE del deserto – luglio 2016

 

PPK  nuovo PRESIDENTE del Perù

Ha vinto PPK!

chi ride e chi piange

Domenica 5 giugno, al ballottaggio, ha vinto PPK per pochi migliaia di voti e una percentuale risicata. Keiko, stupefatta e delusa, non ha parlato per tre giorni, ce l’aveva messa tutta. Finale al cardiopalma, al fotofinish, si direbbe in Italia. Qui ho trovato una definizione interessante: finale al naso, naso lungo o naso corto alla Pinocchio.

Da “El Comercio del 9 giugno, la giornalista Patricia del Rio scrive: “I numeri non mentono e per questo siamo nella condizione di affermare che, una volta di più, la signora Keiko Fujimori perse le elezioni presidenziali per un naso. Il naso del 2011 assomiglia di più a quello di Pinocchio, avendo perso per 447.057 voti contro Ollanta Humala. Contro Kuczynski perde con il naso corto di 43.914 voti e una percentuale di

2,58%. La distanza si è accorciata, ma non basta!”

PPK, il vincitore

I dati ufficiali danno la vittoria a Pedro Pablo Kuczynski – sigla PPK – del partito Peruanos por el Kambio, con voti 8.506.964, pari al 50.129%, mentre Keiko Fujimori del Partito Fuerza Popular ottiene 8.463.050 con il 49.871%.

È vero, i numeri non mentono, alla fine della lunghissima campagna per il ballottaggio durata due mesi, l’arbitro fischia: ha vinto PPK.

PPk con la moglie

In una inchiesta televisiva su come si scrive il nome del nuovo Presidente, uno solo dei 100 che hanno tentato, ha indovinato le lettere giuste: K u c z y n s k i; anch’io lo sbagliavo. È il cognome polacco di suo papà medico, emigrato dalla Germania in Perù nel 1935. Pedro Pablo è nato il 3 ottobre 1938, da mamma francese. Keiko Fujimori Higuchi invece ha 41 anni, nata a Lima da ambo i genitori emigrati dal Giappone.

La domanda vera è non è perché ha vinto PPK, ma perché ha perso Keiko che si era presentata al ballottaggio con un bel vantaggio: 39.81 % con 73 congressisti contro il 20,98% di PPK con solo 18 congressisti.

Keiko a Huacho

Sempre con la giornalista Patricia del Rio: “ Pesa su Keiko il fatto di essere figlia del ex presidente Alberto Fujimori ora in carcere. Quando uno ascolta i cognomi di Keiko Fujimori Higuchi non può non ricordare una decade di scontri che il nome evoca. Impossibile dimenticare ciò che significò il governo del papà, tacciato di dittatura”.   Da buon italiano ricordo quando si affacciò sulla scena politica la nipote di Mussolini, scatenando subito polemiche tra chi aveva ricordi personali del fascismo, uno che parlava degli assegni familiari per le famiglie numerose e l’altro che non aveva ancora digerito l’olio di ricino che gli avevano fatto trangugiare in abbondanza.

Più che un voto a favore di PPK si sviluppò una campagna contro Keiko, raccogliendo voti da destra e da sinistra decisi a non farla passare. Dicono che ci hanno messo uno zampino anche dall’alto proibendo ai membri della Polizia di andare a votare al ballottaggio, sapendo le loro inclinazioni politiche. A Huacho, Keiko ha ottenuto il 60%.

Io c’ero

Keiko vince a Huacho

Ho partecipato al comizio che la candidata aveva tenuto qui in città con una grande partecipazione di persone dal volto sereno e pieno di speranza.

PPK suona e sogna
PPK suona e sogna

Il giorno 28 luglio scatterà il quinquennio di PPK che ha ricevuto la delegazione dei Vescovi che gli hanno fatto gli auguri, lanciando poi a tutti un invito alla riconciliazione, con linguaggio sportivo: “Durante la campagna elettorale ci siamo scatenati ognuno con la maglia del suo partito, ora è tempo di indossare tutti la stessa maglia, quella bianco rossa della nazionale, pensando al bene del paese”.

Il nuovo Presidente ha due anni più di me, sorride, balla, canta e sogna con freschezza giovanile. Cercherò di imitarlo, ballo a parte.

Campagna medica gratuita

La base è la piccola farmacia parrocchiale, aperta tutti i giorni, offrendo medicinali di base a prezzi ridotti e attenzione settimanale con uno psicologo, una podologa, prelievo esami del sangue e medico di base con l’ecografo.

campaña médica,  campagna medica parrocchiale

 Nasce così l’idea di offrire alla parrocchia una attenzione speciale anche perché tante persone non sono iscritte a nessuna mutua, non hanno la tessera sanitaria perché il 70% lavoro in nero!

gli amici dell'ospedale
gli amici dell’ospedale
visita oculistica
dott. Gerardo

La base portante è data dal dottor Enrico La Rosa che frequenta con fedeltà e buoni risultati il corso di italiano, insieme a sua moglie Clara che è ostetrica. Si fissa una data e si arma il gruppo.

Sabato 28 maggio, arrivano in parrocchia dottori e clienti, occupando tutti i locali al pian terreno. Da Lima arriva il dottor Damiano Pozo, fresco di matrimonio e di entusiasmo, e si mette a disposizione per il primo screening aiutato da due infermiere. Il più gettonato è lo psicologo ricevendo una coppia con il figlio di 8 anni,  tre ragazzi e varie persone in cerca di un orientamento.

ecografo

     

lo psicologo

 Un pediatra accoglie e valuta i bambini dando consigli e medicine alle mamme. Il dottor Enrico è dermatologo e ha il suo da fare controllando piccoli e grandi neo. La dottoressa Maria Quispe corre da un posto all’altro come coordinatrice e continua a chiamare con il cellulare il dottore dell’ecografo, riuscendo a strapparlo da una clinica per mettersi a disposizione di una mamma in attesa.

  La gentilezza della dottoressa dei prelievi sanguigni è davvero degna di una menzione così come la podologa che fu la prima a rispondere all’appello, pronta a strappare unghie incarnate o a eliminare fastidiosi calli. Un bambino con la maglia del Milan vuole farsi controllare la vista avendo problemi a scuola per leggere alla lavagna, si siede tranquillo, gli tappano un occhio invitandolo a leggere dalle lettere grandi alle piccolissime arrivando alla quarta linea. Con in mano i dati della sua vista se ne va contento in cerca degli occhiali.

Quasi affannata è Violetta incaricata della farmacia e ora preoccupata che tutto si svolga bene, dopo aver preparato i separé per i medici, la pesa con la misurazione dell’altezza, i fogli per le cartelle cliniche.Tre medici di medicina generale hanno potuto ascoltare i problemi di bronchiti, di anemia, di mal di stomaco e di qualche raffreddore noioso in questo autunno anomalo per il fenomeno del Niño.

Mancava l’attrezzatura per il dentista, ci si è dovuti accontentare di un controllo, di una pulitura e del sorriso di due giovani tecnici. La più tranquilla è una bambina di un anno e pochi mesi, serena e con occhi grandi, in braccio a sua mamma: tutte e due si sono sottoposte a visite mediche con risultati soddisfacenti.

Ho approfittato anch’io per il controllo della pressione, dei polmoni e dei denti: quasi promosso.

Così veloce è passata la mattinata davvero soddisfacente con 90 pazienti di tutte le età. Per il futuro si dovrà curare di più la pubblicità e mettere a disposizione più medicine gratuite. Tutti si sono già resi disponibili a organizzare un’altra giornata entro qualche mese.

Dal niente spunta una scuola

 sport nella scuola

Tutto sta scritto in questa lettera del 29 maggio che ho mandato alla Parrocchia Santa Maria Goretti, via Melchiorre Gioia 193 – 20125 Milano

 Sacerdoti, consiglio pastorale e parrocchiani,

grazie di cuore per il continuo appoggio spirituale e materiale che mi date. La bellezza della Chiesa Cattolica è anche questa di non avere confini e di sentirci uniti ogni giorno nella Messa, in qualsiasi altare la si celebri.

Il vostro contributo di 450 euro è andato in cemento e mattoni per appoggiare la costruzione di una scuola elementare alla periferia di Huacho.

Lì stanno vivendo ciò che voi stessi avete vissuto: la storia di chi lascia il Veneto o la Puglia per cercare un futuro a Milano, senza casa, senza scuola, senza Chiesa. Voi ce l’avete fatta e qui stanno sforzandosi di ottenere gli stessi risultati. Vogliono che i loro figli abbiano un futuro e ciò nasce dalla scuola.

Non è zona della mia parrocchia che è centrale come Piazza Duomo. L’ho scoperta facendo una festa prenatalizia tra i poveri della periferia su una collina piena di sabbia e rocce schiaffeggiate dal vento. Lì, in mezzo ai bambini e alla polvere, mi hanno parlato di un loro sogno di costruire una scuola elementare. Io avevo immensi dubbi, ma poi ho visto i fatti: la gente si è messa a scavare, a livellare, a fare iniziative per raccogliere soldi…. così mi sono inserito coinvolgendo anche una scuola di Maristi.

     

 le prime cioccolattate natalizie

i fondatori

 Ogni settimana un mattone in più, come diceva la canzone: “Mattone su mattone vien su la grande casa…” Tutto è Provvidenza, anche voi siete parte di questo sogno.

Qui già pensano al giorno della inaugurazione, vogliono preparare quattro bandiere, Perù, Italia, Spagna e Germania, per ringraziare i tanti amici che li stanno appoggiando.

   

inizia un sogno, la scuola è per loro

   Io sono parroco della Cattedrale con due sacerdoti peruviani. Oggi celebriamo la festa del Corpus Domini portando il Santissimo a spalla, essendo collocato in cima a una portantina (quelli del Sud sanno come si fanno le processioni dei Santi).

Sono quasi 200 iscritti alla Prima Comunione perché vengono da tutta la cittadina. Lavoro non manca comprendendo la mia visita settimanale a due Ospedali.

Qualche volta penso al Naviglio Martesana che si inabissa proprio davanti alla vostra Chiesa.

Qui faccio vedere il film di Santa Maria Goretti ai miei alunni, piccoli e grandi, dell’istituto San Francesco ideato per imparare l’italiano. Sempre si commuovono.

Anche questo è un modo per stare uniti alla vostra parrocchia.Non dimenticate che padre Milani aveva un fratello missionario passionista qui in Perù.

Mie notizie potete sempre vederle su www.sullarcadinoe2.it

Uniti nella fede, muchas gracias.

Don Antonio Colombo

 picconi, badili e carriole

Ora quattro aule aspettano il materiale per il tetto, mentre papà e mamme, armati di picconi, badili e carriole, si alternano per spianare il cortile pensando ai loro ragazzi che potranno correre felici.

 fin qui siamo arrivati

Notizie in breve

Anno della Misericordia in carcere

Anno della Misericordia in carcere con 12 sacerdoti, 15 suore, 7 laici e 2000 detenuti.

Una mattinata di preghiere, teatro della parabola del figlio prodigo, confessioni, canti e una pagnotta di pane per tutti, condita di bontà e speranza sotto lo sguardo contento del cappellano padre Gianbattista Inzoli.

don Giambattista Inzoli
don Giambattista Inzoli

 

misericordia
misericordia – momenti dell’incontro

 

 

 

 

 sacerdote con i detenuti                                                                                        il pane della condivisione 

 il figliol prodigo 

Marcia per la vita

Marcia per la vita in Huacho con circa 1500 persone, idealmente unite alle 700.000 che sfilavano in Lima. Non ricordo di aver mai partecipato a una marcia nella mia vita, però questa volta mi sono messo in prima fila, la posta in gioco era troppo alta, valeva la pena camminare per 3 chilometri dando la mano alla piccola e simpatica Fatima. Che bella gioventù e che belle famiglie sfilavano entusiaste.

tre generazioni

 con Fatima

 

   più di mille

tutti insieme  

                                                                                                  studenti universitari

Attraversare la Porta Santa fa bene, dice il Papa. Con 100 pellegrini abbiamo raggiunto due cittadine della Diocesi, per acquistare l’indulgenza plenaria. Un commento del presidente di una confraternita: “È stato bello, ci siamo conosciuti tra noi, abbiamo visto altre chiese, ci sentiamo più sereni e uniti tra giovani, adulti e anziani”. Fuori programma si è visitata una periferia, quella vera e difficile, con una cappella animata da due giovani suore missionarie di Bergamo. Tutti hanno notato il loro sorriso evangelico. 

  in festa

 Il secondo trofeo don Antonio Colombo ha visto i ragazzi della Accademia della Cattedrale vincere in cinque categorie su sei. Ora si sogna di poter partecipare a un torneo a livello nazionale, sempre con i talenti in erba di casa nostra. 

 i migliori  

imparate!
imparate!

             

 piccoli juventini crescono

    juventini crescono

Il piccolo Perù batte il gigante Brasile per uno a zero, grazie a una mano miracolosa, durante la Coppa America. Anche questo è calcio seguendo la storica frase dell’allenatore Boskov: “Quando è rigore, quando è gol? Quando l’arbitro fischia”. Questa volta l’arbitro ci ha messo 10 minuti prima di decidersi a fischiare di nuovo indicando il centro, è gol. Tutti i peruviani sono contenti.

arbitro: E’ gol 

 mano miracolosa

Le spine non mancano, cerchiamo di trasformarle in rose come Santa Rita da Cascia, venerata anche da queste parti, sempre il 22 maggio.

 La rosa è data dalla Prima Messa di don Emmanuel Santoro a Cologno Monzese dove sono stato parroco dal 1986 al 1993. Ho battezzato il piccolo Emmanuel, il seme è cresciuto e ora posso concelebrare con lui, a distanzia.

                    

 il neo sacerdote, don Emmanuel Santoro                                                    i nuovi presbiteri della Diocesi di Milano – 2016

 

Un saluto a pochi giorni dal mio 50+2 della Prima Messa, sempre il 29 giugno.

   Don Antonio Colombo

 Huacho, 22 giugno 2016